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IMMERSIONE SU RELITTO

JUNKER 88 

S. Caterina di Nardo’- Puglia

Il relitto di un aereo tedesco risalente alla Seconda Guerra Mondiale giace da oltre sessant'anni, su un fondale sabbioso di 35 metri, a circa 2 miglia e mezza ad ovest di Santa Caterina di Nardò,.

Si tratta di uno Junker 88.

Il relitto è posizionato sul fondale in perfetto assetto ed in ottimo stato di conservazione, largo circa venti metri e lungo quindici, offre ai subacquei delle emozioni uniche grazie alla sua storia e all'insieme di colori dati dalla flora e dalla fauna che negli anni hanno ricoperto la struttura del velivolo.

È stato nel 2001 che gli esperti di mare hanno cominciato a rilevare la sua posizione. Esso venne ritrovato a Santa Caterina di Nardò lo hanno raggiunto, alla profondità di 35 metri, rilevato ed esplorato. Non sono stati rinvenuti resti umani, il che fa pensare che il pilota sia riuscito ad abbandonare l’aereo prima che si inabissasse.

CAMOGLI

Liguria

Nei pressi di Camogli (Liguria) nella baia omonima, località nota anche come Capodimonte, all'interno del parco terrestre e marino del Monte di Portofino troviamo l'abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, luogo di culto cattolico.

In questa abbazia sono conservate le cui ceneri di San Fruttuoso di Tarragona (vescovo e santo catalano del III secolo d.C.) dove sarebbero state traslate a seguito dell'invasione araba della Penisola Iberica.

La particolarità di questo luogo sacro è la sua parziale irraggiungibilità! Infatti per visitarla si deve accedere dal mare o percorrere due sentieri panoramici: uno scende dal Monte di Portofino verso il mare, l’altro costeggia il mare partendo dalla baia di Portofino.

Di fronte all’Abbazia si trova una spiaggia balneabile.

Proprio in questo specchio d’acqua antistante l’Abbazia di San Fruttuoso, nel silenzio primordiale e solitario delle profondità marine, si trova una figura fluttuante con le braccia protese verso l'alto in segno d'invocazione, una grande statua bronzea raffigurante Cristo, posta a ricordo dei morti in mare e di quanti al mare hanno dedicato la propria vita.

Nel 1954, per iniziativa di Duilio Marcante, figura leggendaria della subacquea italiana, la statua del Cristo degli Abissi, è diventata un simbolo per tutti i subacquei e una delle immersioni più famose del mondo.

Le mani della statua si trovano circa dieci metri di profondità mentre il basamento sfiora i sedici metri. La sua figura può essere facilmente raggiunta in apnea o essere ammirata dalla superficie con una maschera subacquea.

LA STORIA DEL THISLEGORM

La Thislegorm è una nave mercantile britannica affondata il 5 ottobre del 1941 nel Mar Rosso, nei pressi della barriera corallina di Sha’ab Alì, nel Golfo di Suez. Si sviluppò un incendio e le munizioni iniziarono ad esplodere, e ben presto una di queste esplosioni spezzò la nave in due tronconi, inabissandosi rapidamente. L'equipaggio ebbe comunque il tempo di abbandonare la nave, anche se si registrarono nove vittime.

Lunga 128 metri e larga 18, la nave è affondata praticamente intatta se si esclude la parte di poppa. La stiva numero 4 infatti era carica di munizioni e proprio la sua esplosione causò il sezionamento dello scafo. Fu solo nel 1996, grazie ad uno skipper (capitano di una piccola nave da cabotaggio) israeliano, che il relitto divenne meta ambita da molti subacquei vista la profondità di 31 metri circa a cui giace.

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LO STATO DEL RELITTO

 

l relitto soffre terribilmente delle migliaia di subacquei che ogni anno lo visitano, attirati dalla storia che rappresenta. Le bolle d'aria intrappolate all'interno hanno causato un serio deterioramento delle strutture ed il governo egiziano sta considerando di chiudere il sito alle immersioni ricreative almeno per un certo periodo, in modo da permettere la stabilizzazione del relitto stesso.

L’IMMERSIONE

Il relitto è accessibile anche al suo interno, ove si trova ancora il carico di approvvigionamenti che trasportava, come ad esempio carri armati leggeri, armi, munizioni, camionette. Il carico è perfettamente riconoscibile, nonostante le incrostazioni coralline presenti.

L'immersione, date le particolari condizioni che spesso si verificano sul sito (forte corrente o scarsa visibilità) dovrebbe essere riservata a subacquei con esperienza, ed in possesso di un brevetto avanzato. Normalmente la visita del relitto si effettua in due immersioni:

La prima porta ad effettuare il giro dello scafo, dalla grande elica e la poppa fino alla prua, passando dalla cabina del capitano.

La seconda immersione, dopo un opportuno ed appropriato intervallo di superficie, porta a penetrare le stive del relitto. (La stiva è quella parte della nave che si trova sotto il ponte destinata all'immagazzinamento del carico).

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IL GABBIANO

Isole Cayman

Il Gabbiano, affondato nel 2011 è la nave ideale per chi volesse per la prima volta esplorare un relitto. Questa nave lunga 76,5 metri è stata ripulita e svuotata prima che affondasse. Chi è un subacqueo esperto può entrare in tutti e cinque i livelli della nave.

ESPERITU SANTO

Esperitu Santo, Venuatu

Ad Espiritu Santo, l'isola più grande della repubblica di Vanuatu appartenente all'arcipelago delle Nuove Ebridi nella regione del Pacifico della Melanesia, si trova il più grande relitto al mondo che si estende dai 20 metri di profondità fino a 33 metri. Questa nave  lunga più 200 metri offre la possibilità di praticare molte immersioni diverse in quanto sono stati tracciati molti percorsi di immersione.

RELITTO KEY WEST

Key West, Florida

Abbattuto nel 2009 al largo della costa di Key West, in Florida, questo relitto è stato messo in sicurezza. Durante la vostra immersione potrete incontrare una cernia lunga 2 metri che qui ha preso dimora e vi imbatterete anche nelle numerose parabole satellitari della nave. Il relitto inoltre è stato il luogo delle riprese del film fantascientifico Virus.

IL RELITTO DI CAPO BOWLING

Australia

Nave a vapore che è stata affondata da un ciclone nel 1911 nelle vicinanze della grande barriera corallina australiana. Per trovarla è necessario andare a 12 miglia nautiche al largo di Capo Bowling Green in Queensland. La profondità di 28m e la probabilità di incontrare forti correnti rendono questa immersione un viaggio per esperti.

SAN FRANCISCO MARU

Micronesia

La San Francisco Maru fu affondata nei pressi delle isole Eten Anchorage (Micronesia) nel 1944. La nave è stata scoperta nel 1969 da Jacques Cousteau. Da allora è diventata una meta molto popolare per chi ama immergersi in cerca di spettacolari relitti. Una delle sue attrazioni più sorprendenti sono i 3 carri armati leggeri giapponesi che ancora giacciono sul ponte.

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