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JACQUES YVES COUSTEAU

Saint-Andrè-de-Cubzac

11 giugno 1910 

25 giugno 1997

Ufficiale della Marina Militare francese, inventore, esploratore, ricercatore, oceanografo, attivista per la preservazione del mare, Jacques Cousteau fu uno spirito libero e visse seguendo le sue passioni che lo portarono a compiere imprese memorabili. Qualsiasi biografia di Cousteau risulta carente data la mole delle attività, scoperte, esplorazioni e onorificenze di cui è stato insignito. Pertanto qui proviamo timidamente a dare pochi flash che lasciano però intravvedere la complessità del suo instancabile lavoro.                  

Aveva ereditato dal padre, noto avvocato costretto per lavoro a spostarsi frequentemente, la passione dei viaggi e aveva scoperto più tardi, dopo un incidente d’auto che lo aveva costretto al nuoto per recuperare l’uso delle braccia, la passione per l’acqua. Infatti costretto dai medici al nuoto Cousteau aveva iniziato ad indossare degli occhialetti che gli permettevano di osservare quel mondo sommerso cui dedicherà tutta la sua vita. Già da queste poche note biografiche risalta la capacità di quest’uomo a volgere a suo vantaggio situazioni esistenziali anche negative o pesanti.  Tale capacità di adattarsi, di non darsi per vinto, di vivere come uno spirito libero sarà l’emblema di tutta la sua vita.  Inoltre tutto il suo lavoro fu di grande aiuto nel rendere popolare la biologia sottomarina.

Nello svolgimento dell’attività subacquea ci si avvale dell’uso di alcune attrezzature.

L’attrezzatura subacquea rende possibile il tuo adattamento al mondo sommerso e ti rende parte di esso. Infatti la maschera ti permette di vedere sott’acqua, l’ erogatore ti consento di respirare sott’acqua e la muta permette al corpo di trattenere meglio il proprio calore.

Oltre alla passione di immergersi in barriera corallina o su fondali marini, un altro importante centro d’interesse per i subacquei è l’esplorazione di relitti sommersi o altri oggetti naufragati o affondati di proposito, come nel caso di statue commemorative o in ricordo di santi. C’è qualcosa nei relitti che stuzzica l’immaginazione e che incuriosisce l’uomo. I relitti suscitano un’attrazione magnetica su tanti subacquei e fotografi.Ma cosa s’intende per relitto? Un relitto è ciò che rimane di una nave dopo l'affondamento (naufragio) o l'arenamento a seguito di guasto, incidente o azione di guerra in mare.

Alle volte è possibile anche immergersi per osservare statue o strutture che sono state sommerse dall’acqua. In questa sezione prendiamo come esempi di questo tipo d’immersioni alcuni siti in Italia e all’estero.

Le acque delle sorgenti di Capo d'Acqua sono contenute in un bacino artificiale collegato ad un sistema di irrigazione che alimenta una centrale idroelettrica.

In epoca medievale, nei terreni dove oggi si trova questo lago, esistevano due mulini e un colorificio. Il colorificio oggi è ancora visibile in superficie e  i due mulini si trovano in buono stato, completamente immersi nell’acqua del lago, dove creano un luogo sommerso affascinante e misterioso.
Questa caratteristica lo rende interessante per gli appassionati di immersione di tutto il mondo.

Il Lago di origine glaciale risalente a più di 60 milioni di anni fa, supera i 300 metri  il livello del mare. Così come le zone di scogli o massi che scendono dalle spiagge sul fondale lacustre, aree con alghe o densamente popolate di pesci.

Il Trentino è una regione ricca di laghi e per questa ragione le possibilità per i subacquei sono numerosissime.

Quasi tutti gli specchi d’acqua sono visitati da subacquei, alcuni siti, però sono più frequentati di altri, sostanzialmente per tre ragioni: la bellezza e la particolarità del fondale, la presenza d’infrastrutture e attrezzature, come anche la raggiungibilità del punto di immersione.

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