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Gli organismi nectonici occupano i livelli superiori della piramide alimentare, svolgendo cosi il ruolo di consumatori. Proprio questo è dato dal fatto che possiedono corpi adatti a vincere l'attrito, infatti possono avere forme allungate, affusolate o siluriformi.

Hanno inoltre grandi strutture a forma di remo o pala (le pinne) che hanno il ruolo di farli muovere.

Una caratteristica fondamentale dei pesci appartenenti al necton è che prediligono la vita sociale e quindi formano grandi banchi per difendersi dall'attacco dei predatori. Nel ciclo della loro vita compiono delle migrazioni, questi sono degli spostamenti diretti da un'area all'altra del mare/oceano ed hanno lo scopo di far riprodurre gli esemplari.

Un altro adattamento di questi organismi è una caratteristica colorazione diversa da tutti gli altri organismi viventi: possiedono infatti una colorazione chiara sul ventre e scura sul dorso; ciò consente loro di mimetizzarsi facilmente in quanto la parte inferiore chiara, vista dal basso si confonde con la superficie marina, e il dorso scuro risulta difficilmente distinguibile dalle buie profondità abissali.

 

Gli organismi del necton vengono raggruppati in categorie in base alla profondità in cui vivono:

  1. epinecton, comprende organismi che prediligono le acque illuminate dalla superficie fino a 200 m di profondità;

  2.  mesonecton, comprende organismi che prediligono le acque da 200 a 600 metri di profondità;

  3. batinecton comprende organismi che prediligono le acque da 6oo a 4000 metri di profondità;

  4. abissonecton comprende organismi che prediligono le acque,  oltre i 4000 m.

Non mancano però i filtratori, che si nutrono di plancton e materiale organico in sospensione ad esempio le balene con i loro fanoni.

Cryptopsaras couesii

Tra i pesci degli abissi, questo, ricorda molto la rana pescatrice. Grandi mascelle, lunghi denti e un’esca luminescente sulla fronte, sono le principali caratteristiche di quest’abitante degli oceani subtropicali. Vive a 3000 metri di profondità. I maschi, di dimensioni più piccole rispetto alle femmine, sono nani e vivono da parassiti, attaccati al ventre delle compagne.

Macropinna microstoma

Uno dei pesci degli abissi più particolari è il Macropinna che ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono unico al mondo.  A differenza degli altri pesci di cui ci stiamo occupando, il Macropinna è quello che vive a una profondità minore si trova tra i 20 e 1100 metri, vive nell’oceano Pacifico ed è dotato di occhi tubolari rivolti verso l’alto e di una pinna di tessuto adiposo sulla schiena. Ma ciò che lo caratterizza è, senza dubbio, la capsula semisferica incolore che protegge solo gli occhi, rendendo la parte anteriore del pesce praticamente trasparente.

Anoplogaster

Dall’aspetto mostruosamente inquietante, Vive sia in acque calde che fredde, tra i 200 e i 2000 metri di profondità. Pur raggiungendo la lunghezza massima di 18 cm, il pesce è caratterizzato da mascelle e denti enormi.Oltre all’aspetto terrificante, l’Anoplogaster è l’unico tra i pesci degli abissi a non poter chiudere mai completamente la bocca.

Ceratias holboelli

Abitante dei mari tropicali, questo pesce vive a circa 1100 metri di profondità ed è caratterizzato da dimorfismo sessuale. Gli esemplari maschi, infatti, di ridottissime dimensioni, poco più di 20 mm.Le femmine possono arrivare fino a 100 cm di lunghezza per un peso complessivo di 7 kg.

Blobfish

Questo pesce vive al largo delle coste dell’Oceania e della Tasmania. Vivendo tra i 600 e 1200 metri,dal colore grigio rosato, con bocca bianco-rosa, il blobfish è totalmente privo di muscoli, ha una consistenza gelatinosa, meno densa dell’acqua, che gli consente di galleggiare senza sprecare energia. A causa dell’habitat inaccessibile in cui vive, il blobfish raramente è stato osservato da vicino.

Squalo goblin

Tra i pesci più spaventosi, troviamo lo squalo goblin, unico membro della famiglia degli squali.  Ciò che lo rende uno dei pesci degli abissi più  particolari in assoluto, è di sicuro la forma della testa: simile a un grosso becco, infatti, essa si traduce in una bocca larga, dalle grandi mascelle. Di colore rosa, lo squalo goblin vive negli abissi oceanici dell’Australia,nel Golfo del Messico ecc

Con il termine pesci, dal latino pisces, si intende un gruppo eterogeneo di organismi vertebrati fondamentalmente acquatici, coperti di scaglie e dotati di pinne, che respirano attraverso le branchie.

Con oltre 32 000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del subphylum vertebrata.

Anche se i pesci si presentano in innumerevoli forme, la figura intende mostrare le caratteristiche generali nella forma anatomica più comune :

A - Pinna dorsale 

B - Raggi della pinna 

C - Linea laterale 

D - Rene 

E - Vescica natatoria 

F - Apparato di Weber 

G - Orecchio interno 

H - Cervello 

I - Narici 

L - Occhio 

M - Branchie 

N - Cuore 

O - Stomaco 

P - Cistifellea 

Q - Milza 

R - Organi sessuali interni (ovaie o testicoli) 

S - Pinne ventrali 

T - Colonna vertebrale 

U - Pinna anale 

V - Coda (pinna caudale)

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MORFOLOGIA

Fusiforme

La forma più comune, adottata dai pesci che vivono nei fiumi, nei laghi e da moltissime specie pelagiche, grandi nuotatori.

Offre poca resistenza all'acqua.

Appiattita sull'addome 

Adottata dai pesci detritivoro, presenta un addome piatto per meglio aver presa sul fondale o sulle rocce, dove questi pesci vivono e si nutrono.

Aghiforme 

Anche questa è una forma allungata ma il corpo è rigido. Le specie con corpo aghiforme vivono vicini alla superficie oppure si confondono con le alghe.

Ovaloide

O a parallelepipedo, sono le forme dei pesci che hanno corpo tozzo e muscoloso, spesso ricoperte di aculei o placche ossee.

Appiattita sul dorso

Forma ideale per i pesci che vivono vicini alla superficie e che da essa traggono nutrimento. Non a caso alcune specie presentano occhi sporgenti per poter localizzare insetti e altre prede.

Compresso ai fianchi e carenato 

È una forma particolare, idrodinamica e aerodinamica, poiché spesso le specie che hanno questa forma sono capaci di guizzare e planare per alcune decine di metri a pelo e fuori dall'acqua.

Squaliforme

Una forma praticamente perfetta per la caccia: corpo idrodinamico, affusolato, abituato alle lunghe nuotate ma anche agli scatti, con una possente muscolatura.

Cavallina

È la forma tipica dei cavallucci marini e del pesce ago, che presentano testa con forme simili a cavalli e corpo snello, con portamento quasi sempre eretto e coda prensile.

Compressa lateralmente 

Adottata da molti pesci di barriera corallina o dai grandi Ciclidi, è la forma ideale per i pesci che si muovono tra piante sommerse o rocce, in zone senza correnti.

Anguilliforme

Corpo allungato e flessibile, come quello delle anguille. Una forma ideale per i pesci che perlustrano gli anfratti o vivono tra la sabbia alla ricerca di cibo o al sicuro dai predatori.

Piatta

Tipica forma delle sogliole e delle razze, è adottata da pesci che vivono sul fondo, per mimetizzarsi o per predare. I pesci appiattiti sul fianco presentano entrambi gli occhi sul fianco opposto, mentre le razze e i trigoni sono appiattiti sul ventre e hanno una lunga coda.

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