


Il Plancton comprende tutti gli organismi acquatici galleggianti che, non essendo in grado di dirigere attivamente il loro movimento (almeno in senso orizzontale), oppure perché troppo piccoli e deboli, vengono trasportati passivamente dalle correnti e dalle onde. Il plancton comprende microrganismi (alghe unicellulari, protozoi etc.), larve, piccoli animali (come i crostacei che formano il krill), ma anche organismi di una certa dimensione come le meduse e alghe pluricellulari. Gli organismi planctonici restano sospesi nell’acqua grazie a particolari adattamenti che contrastano la loro caduta verso il fondo. A ridurre la caduta cooperano tecniche passive e tecniche attive: tra le tecniche passive segnaliamo la forma del corpo, spesso schiacciata che crea una grande resistenza al movimento nell'acqua; mentre tra le tecniche attive riscontriamo vere attività natatorie prodotte con ciglia, palette, contrazioni corporee.
Gli organismi planctonici possono essere:
autotrofi (fitoplancton)
eterotrofi (zooplancton).
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Il Fitoplancton è caratterizzato da vegetali autotrofi che svolgono una importantissima funzione di ossigenazione del mare, fornendo il 50% dell’ossigeno presente nel pianeta
Lo Zooplancton è un’ ottima fonte di nutrimento per Balene e squali , essendo la base della catena alimentare ed è caratterizzato da un'estrema varietà di forme. Possiamo distinguerlo in due gruppi:
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zooplancton temporaneo;
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zooplancton permanente.
Lo zooplancton temporaneo comprende le forme giovanili di animali come uova e larve, mentre lo zooplancton permanente abbraccia tutti gli organismi che trascorrono l'intero ciclo vitale in ambiente pelagico.